Che sia nato prima o dopo la
gallina poco importa, la fortuna è poter disporre dell’uovo, un alimento con
caratteristiche eccellenti, adatto allo
sport e all’arte culinaria.
Il basso costo, la gradevolezza, la rapidità di cottura, la
versatilità in cucina sono le caratteristiche che rendono l’uovo intero molto
gradito alle massaie.
Figura 1 |
Chi si allena con i pesi, invece, lo apprezza particolarmente per la sua capacità di fornire tutti gli aminoacidi essenziali di cui l’organismo abbisogna per la riparazione e la crescita dei tessuti. In quest’ultimo caso però l’interesse si limita al solo albume, la porzione bianca composta essenzialmente da acqua e proteine, fra cui l’ovoalbumina, l’albumina, l’ovomucoide, il lisoenzima e l’avidina (Figura 1).
Il tuorlo o rosso, anch’esso fonte di proteine nobili e importanti
principi nutrizionali, presenta lo svantaggio apparente di contenere anche i
grassi (Figura 1) e perciò viene comunemente scartato per la preparazione dei pasti.
Tabella 1 |
Come già detto, le uova forniscono proteine abbondanti in aminoacidi
essenziali (Tabella 1), quelli che non possono essere sintetizzati nell’organismo e devono
essere assunti già pronti nei cibi.
L’importanza nutrizionale delle proteine dell’uovo sta proprio in
questo, sono in grado di meglio soddisfare i bisogni in aminoacidi essenziali
dell’organismo per la sintesi delle sue proteine. Ciò è anche
dimostrato dal fatto che il mondo scientifico le utilizza come metro per la
valutazione e la comparazione nutrizionale delle proteine contenute in cibi
diversi. Infatti, posto come massimo il valore biologico delle proteine
dell’uovo, a scendere si collocano tutti gli altri alimenti, in riferimento
alla composizione in aminoacidi delle proteine in essi contenute.
Per valore biologico (BV, Biological Value) s’intende il rapporto tra proteina
depositata e proteina assorbita, che per le uova è di 93,7, mentre per il pesce
è di 76, 73,3 per la carne bovina e 58 nei fagioli.
Inoltre, rispetto alla carne, le uova presentano il vantaggio di non
contenere scorie puriniche, di avere un basso apporto calorico e di essere la
fonte proteica di origine animale a più basso costo in Italia.
Difatti, assumere un grammo di proteine dall’uovo ci costa solo 3,9
centesimi di €, contro i 4,3 centesimi di euro del petto di pollo (l’altro
alimento prediletto da chi si allena con i pesi) e 7,5 centesimi di € della
carne bovina.
Per avvantaggiarsi delle qualità nutrizionali delle proteine
dell’albume è indispensabile la cottura.
Infatti, il sistema digerente mal tollera le proteine dell’albume crude
e riesce a digerirle solo del 51%. Quest’aspetto è legato alla presenza
dell’ovomucoide e dell’avidina che interferiscono rispettivamente con l’attività digestiva della tripsina e
l’assorbimento della vitamina biotina. La cottura, anche a bassa temperatura,
consente la coagulazione delle proteine e facilita l’azione degli enzimi
digestivi permettendo, così, un utilizzo di queste proteine pari al 91%.
Munitevi di una padella antiaderente e versateci dentro il numero di
albumi che preferite. Dopodiché basterà accendere il fornello, mantenendo bassa
la fiamma, e presenziare la cottura muniti di un cucchiaio di legno. Quando
l’albume inizia a solidificarsi sul
fondo, è sufficiente mescolarlo affinché
mantenga una cottura omogenea. Nel giro di pochi minuti, 3 o 4 al massimo,
avrete pronto il vostro soffice pasto, facilmente digeribile e ideale per lo
spuntino pre- o post-allenamento.
Figura 2 |
Una nota a margine è doverosa. Il tuorlo è comunemente demonizzato per
via del suo contenuto in colesterolo, circa 190 mg in un uovo di 50 g.
Nonostante il colesterolo degli alimenti sia ritenuto responsabile di aumentare
i livelli di colesterolo nel sangue, la maggior parte di esso è prodotto dal
nostro stesso organismo. Difatti, il colesterolo (Figura 2) è una molecola
d’interesse primario per la salute umana, tant’è che il metabolismo complessivo
ammonta a più di 1 g al giorno e solo una piccola parte di esso viene
comunemente ingerita con gli alimenti. Questo perché il colesterolo è un
elemento strutturale indispensabile per il corretto funzionamento delle
membrane cellulari e viene inoltre impiegato nella sintesi degli acidi biliari,
della vitamina D e in quella degli ormoni steroidei come il testosterone, fondamentale per l’anabolismo muscolare.
Gli apporti alimentari di colesterolo (apporti esogeni) vanno quindi
solo ad integrare la produzione interna
(sintesi endogena), la quale è capace di variare in senso opposto a quella
alimentare. Quindi, se si consuma più colesterolo, la sintesi endogena diminuisce, in caso contrario, una riduzione degli apporti ne causerà una maggiore produzione. Nonostante
ciò, in una dieta equilibrata, è sconsigliabile superare i 300 mg di
colesterolo con gli alimenti e nella “Piramide Alimentare Moderna” viene
suggerito un consumo settimanale di 2-4 porzioni di uova intere.
Privilegiando l’albume, se ne può invece assumere con estrema tranquillità, anche in quantità non convenzionali.
Le tecniche ed i consigli riportati in questo blog esprimono solo le esperienze dell’Autore e quelle di altri studi ed hanno perciò uno scopo puramente informativo. È sconsigliato l’utilizzo di una qualsiasi di queste metodiche senza aver prima consultato il parere del proprio medico.
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