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giovedì 7 febbraio 2013

Dimagrire.

Il razionale che sottende un “sano dimagrimento”, in persone sovrappeso o obese, è legato alla possibilità di sbilanciare in senso negativo l’equazione del bilancio energetico (figura 1). In altri termini, la quantità di energia (kcal) che impieghiamo quotidianamente (spesa energetica) dovrebbe eccedere quella introdotta con l’alimentazione giornaliera (apporto energetico). Quando ciò si verifica, il nostro organismo provvede a soddisfare le sue necessità metaboliche attingendo ai depositi energetici con il risultato di una riduzione del peso e della massa grassa. Tuttavia, pianificare dell’esercizio in palestra (figura 2)  o dedicarsi ad uno sport potrebbe non essere sufficiente al dimagrimento se all’aggiunta di un programma di allenamento corrisponde una riduzione delle attività discrezionali (figura 3) svolte durante il resto della giornata. In tal modo, la spesa energetica totale potrebbe essere influenzata meno di quanto si pensi.
Dunque, la speranza di poter aumentare il dispendio energetico con l’attività fisica è legata perlopiù ad un’accurata valutazione delle attività che compongono la quotidianità e alla successiva sostituzione di quelle giudicate a bassa spesa energetica (guardare la TV) con altre più dispendiose (passeggiare).  
Per una stima, ragionevolmente accurata, dell’energia consumata per svolgere le differenti attività è possibile consultare il Compendio delle Attività Fisiche 2011, disponibile, in lingua italiana, al seguente link:


Il Compendio delle attività fisiche 2011 elenca ben 821 attività umane divise in 21 categorie (ciclismo, danza, pesca, cura della persona, attività religiose, sport vari ecc.).  Ad ognuna di esse è associato un codice a cinque cifre e un valore in MET (unità metabolica). Il valore dei MET è quello che più ci interessa in quanto esprime l’impatto dell’attività, alla quale è associato, sulla spesa energetica (kcal) della persona che la svolge. Posto che un 1 MET equivale a 0,0175 kcal per chilo di peso corporeo per minuto (dispendio energetico in una persona posta a sedere), valori di MET superiori ad 1 equivalgono, a parità di peso e di tempo, ad un dispendio energetico rispettivamente maggiore. 
Per semplicità riporto un esempio nelle figure 2 e 3, dove il dispendio energetico è da intendersi per un uomo di 70 kg che svolge ciascuna attività per un periodo di 20 minuti.
Riconoscere il valore dell’attività fisica accumulata, nell’aumento del consumo energetico giornaliero, è essenziale ai fini del dimagrimento e ciò richiede di sommare le attività di bassa intensità della comune vita quotidiana con quelle legate a esercizi svolti abitualmente nelle palestre o nei centri fitness. Inoltre,  tramite strumenti di informazione, quali il  Compendio delle Attività Fisiche 2011, è possibile scegliere, in piena consapevolezza, attività meno sedentarie, operando, quando necessario, sostituzioni o aggiunte tali da assicurarci maggior movimento per la routine quotidiana.

Copyright © Pasquale Di Gioia. La riproduzione non autorizzata di questo articolo è espressamente vietata.

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