Pagine

martedì 5 agosto 2014

La Plicometria: un test per chiarire quanto grasso c'è nel corpo

Sintetizzato da: La Plicometria e la % di grasso

Per rabbonire lo specchio non basta eliminare a vanvera i chilogrammi di peso, ma bisogna sforzarsi di ridurre quelli giusti, quelli perlopiù rappresentati dalle adiposità localizzate a livello dell’addome e dei fianchi. Con il PLICOMETRO, una specie di pinza dotata di una molla calibrata, è possibile misurare lo spessore degli accumuli di grasso in precise zone del corpo. Inoltre, sempre grazie al plico metri, si ha la possibilità di definire e di tenere traccia dei cambiamenti della COMPOSIZIONE CORPOREA (distinzione tra chili di grasso e chili di tessuto magro) con la PLICOMETRIA, un TEST che chiarisce la quota totale di grasso nel corpo e la sua reale perdita durante un periodo di allenamento e di dieta.

Ti invito a far parte di questo blog cliccando sul pulsante bianco, quello posto appena sopra la foto, a destra del post. Se lo farai, mi sentirò più invogliato a portare avanti  questo progetto. E' gratis e ti distoglierà dalle tue faccende solo per una manciata di secondi. Grazie!


Le tecniche ed i consigli riportati in questo blog esprimono solo le esperienze dell’Autore e quelle di altri studi, ed hanno perciò uno scopo puramente informativo. È sconsigliato l’utilizzo di una qualsiasi di queste metodiche senza aver prima consultato il parere del proprio medico.

Copyright © Pasquale Di Gioia. La riproduzione non autorizzata di questo articolo è espressamente vietata.


Segui <a href=”https://plus.google.com/107390669674276238135?rel=author”>Pasquale Di Gioia</a> su Google+


lunedì 4 agosto 2014

L'allenamento aerobico brucia davvero i grassi?

Benché se ne dica, l'attività aerobica di gruppo, sia essa di ginnastica semplice oppure una tra le tante attività musicali proposte nei centri fitness, non è efficace allo stesso modo per tutti. Infatti, mentre per alcuni rappresenta la maniera giusta per dimagrire, per altri è troppo impegnativa e riesce ad incidere poco o nulla sulla riduzione del peso e dei depositi di grasso. 

L’equivoco sull'aerobica, e sulla sua capacità di far dimagrire, nasce quasi sicuramente dal fatto che come genere di esercizio impone l’apporto di ossigeno, un aspetto di per sé sempre collegato al metabolismo dei grassi. Ma è ora di mangiare la foglia su questo, perché se da un lato è vero che c'entra l'ossigeno, dall'altro è giusto svelare che grazie ad esso il corpo riesce a bruciare pure il glucosio, ovvero l’altra fonte di energia sempre fruibile per il lavoro dei muscoli. E più l'esercizio spinge il corpo a lavorare vicino al valore massimo di assorbimento di ossigeno (VO2max, massimo consumo di ossigeno), che è collegato all'aumento del ritmo cardiaco (FC, Frequenza Cardiaca), e più probabilità ci sono che sarà proprio il glucosio ad essere sacrificato per sostenere gli sforzi. Spingendo oltre, si arriva persino a impedire l'intervento dell'ossigeno, fino al punto in cui i muscoli devono lavorare in condizioni anaerobiche. Il bruciore muscolare (eccessiva produzione di acido lattico) e i battiti del cuore accelerati durante le fasi di maggiore enfasi di un allenamento lo dimostrano nella maniera più inequivocabile. In generale, si può asserire che una lezione di aerobica è tanto più impegnativa quanto più i partecipanti sono sedentari e in sovrappeso. Infatti, i dati relativi alla concentrazione di lattato (espressione diretta dell’impegno degli zuccheri) dimostrano che per gli obesi sedentari l'esercizio fisico può raggiungere un'intensità superiore alla soglia anaerobica, e quindi una situazione in cui prevale l’utilizzo degli zuccheri anziché dei grassi.

Clicca per approfondire.

Ti invito a far parte di questo blog cliccando sul pulsante bianco, quello posto appena sopra la foto, a destra del post. Se lo farai, mi sentirò più invogliato a portare avanti  questo progetto. E' gratis e ti distoglierà dalle tue faccende solo per una manciata di secondi. Grazie!


Le tecniche ed i consigli riportati in questo blog esprimono solo le esperienze dell’Autore e quelle di altri studi ed hanno perciò uno scopo puramente informativo. È sconsigliato l’utilizzo di una qualsiasi di queste metodiche senza aver prima consultato il parere del proprio medico.

Copyright © Pasquale Di Gioia. La riproduzione non autorizzata di questo articolo è espressamente vietata.


Segui <a href=”https://plus.google.com/107390669674276238135?rel=author”>Pasquale Di Gioia</a> su Google+



sabato 2 agosto 2014

Osteoporosi e allenamento

Proprio come un muscolo diventa più forte e grosso quanto più lo si utilizza, un osso diventa più resistente e più denso quando viene regolarmente stimolato: il carico meccanico sopportato dallo scheletro durante gli esercizi promuove, per via di un effetto definito “piezoelettrico” (modello meccano statico), l’aumento della massa ossea (aumento della densità di massa ossea o BMD). 


E a questo si aggiungano le contrazioni muscolari, le variazioni circolatorie, respiratorie, ormonali, psichiche, le stimolazioni locali enzimatiche e di fattori di crescita, che pure giocano un ruolo nella gestione della “salute ossea” per mezzo dell’allenamento. Ma l’aspetto più rilevante è che i benefici sono sito-specifici, ovvero avvengono solo là dove lo stimolo è diretto: interessano il femore se gli esercizi coinvolgono l’anca (squat, pressa, affondi, step e cammino); interessano il polso, le ossa dell’avambraccio e del braccio se gli esercizi coinvolgono gli arti superiori. Va inoltre considerato che esiste una soglia da raggiungere per l’attivazione di questi effetti, che è quella posta appena al di là del normale grado di sopportazione dello sforzo (per esempio, l’aggiunta di pesi a esercizi divenuti troppo facili da eseguire a vuoto o con il solo peso del corpo).

Puoi lasciare un commento, se ti va. Sarò felice di dargli un seguito non appena possibile. Accetto anche spunti per nuovi argomenti. 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ti invito a far parte di questo blog cliccando sul pulsante bianco, quello posto appena sopra la foto, a destra del post. Se lo farai, mi sentirò più invogliato a portare avanti  questo progetto. E' gratis e ti distoglierà dalle tue faccende solo per una manciata di secondi. Grazie!


Le tecniche ed i consigli riportati in questo blog esprimono solo le esperienze dell’Autore e quelle di altri studi ed hanno perciò uno scopo puramente informativo. È sconsigliato l’utilizzo di una qualsiasi di queste metodiche senza aver prima consultato il parere del proprio medico.

Copyright © Pasquale Di Gioia. La riproduzione non autorizzata di questo articolo è espressamente vietata.

Segui <a href=”https://plus.google.com/107390669674276238135?rel=author”>Pasquale Di Gioia</a> su Google+