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lunedì 1 settembre 2014

Il sodio: è davvero così nocivo?

Il sodio contenuto nel sale da cucina (1 g di sale contiene 0,4 g di sodio) non gode per niente di una buona stampa, tant’è che viene sempre additato come un componente sgradito della nostra alimentazione. Ma in realtà esso svolge una varietà di ruoli vitali per la salute del corpo: il sodio aiuta a bilanciare la quota dei fluidi extracellulari, contribuisce alla corretta contrazione muscolare e alla conduzione degli impulsi nervosi, nonché favorisce l’assorbimento intestinale del glucosio e degli aminoacidi. Semmai, il problema è che il corpo ha bisogno di molto meno sodio di quanto una persona media ne consuma quotidianamente (all’incirca 10 g al giorno). Si tratta semplicemente di rispettare un retaggio dell’evoluzione, ovvero quella capacità affermatasi quando l’uomo si cibava solo di alimenti naturali contenenti scarse quantità di sodio (il sale è stato introdotto dall’uomo soltanto 6000 anni fa): la ridotta presenza di sodio negli alimenti e il suo ruolo centrale nella fisiologia del corpo sono state le due condizioni che hanno addestrato i reni a non farselo scappare tanto facilmente. Lo dimostra il fatto che diete a scarsissimo contenuto di sodio non determinano manifestazioni carenziali. Al contrario, nelle collettività in cui se ne fa un largo consumo non è difficile riscontrare problemi legati ad un’eccessiva assunzione - aumento della pressione arteriosa (ipertensione). Per contrastare questo genere di problemi, è stato stabilito un livello massimo di assunzione che corrisponde ad un valore di 8,75 g di sale al giorno. 

Sapere da quali fonti proviene il sodio può aiutare senz’altro a farne un uso coscienzioso. Le fonti alimentari di sodio sono due: discrezionali e non discrezionali. 

SODIO DISCREZIONALE
È quello che aggiungiamo a nostra discrezione agli alimenti. Per cui, il modo più efficace per ridurre il consumo di sodio consiste nell’evitare o, quanto meno, nel limitare l’aggiunta del sale da cucina, nonché di dadi ed altri estratti per brodo, alle pietanze.

SODIO NON DISCREZIONALE
È la quota di sodio già presente negli alimenti. In questo caso basta considerare che la quantità di sodio non discrezionale è bassa nei cereali, negli ortaggi e nella frutta. Invece, ne contengono in larga misura il pane (specie da noi, dove il sale viene aggiunto all’impasto di farina acqua e lievito), i formaggi, le carni e i pesci conservati.

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1 commento:

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