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mercoledì 28 maggio 2014

Ancora sull'anatomia della cintura addominale

leggi anche: Gli addominali

L'obliquo esterno
Immagine 1 - Ciò che appare della muscolatura
addominale. Retto e obliquo esterno
 in un uomo molto allenato e con
una bassa % di grasso corporeo.
Crea la dentellatura obliqua visibile ai due lati alti del retto dell’addome, una dentellatura simile a quella scolpita a mano sulle vecchie assi da bucato.
Largo e piatto, l’obliquo esterno affiora zigzagando fra le robuste digitazioni del dentato anteriore e del gran dorsale per poi dirigersi in basso nella zona dove è nostra abitudine mettere le mani sui fianchi; più precisamente, si inserisce in corrispondenza del labbro carnoso che straborda dalle creste iliache (l'osso palpabile ai due lati del bacino). Da qui, precipita in avanti fino al tubercolo pubico, contribuendo a delineare la forma a "V" che incornicia i segmenti inferiori del retto dell'addome.
Centralmente, converge e s’incontra col suo omologo del lato opposto (contro laterale), a cui vi si unisce per mezzo di un tendine membraniforme (aponeurosi d’inserzione) che abbraccia anche il retto dell’addome (figura 1) (1,2). 

Figura 1 - Dettagli anatomici del muscolo obliquo esterno (1, 2).
Gli altri muscoli della parete laterale dell'addome
Della parete laterale dell'addome, l'obliquo esterno è solo il più superficiale di una compagine di tre muscoli stratificati l'uno sopra all'altro (2). Infatti, sotto di esso (strato intermedio) giace l'obliquo interno e infine, nello strato più profondo, il muscolo trasverso (figura 2). 
Figura 2 - Qui è rappresentata la compagine muscolare della cintura addominale: 1) Retto dell'addome; 2) Obliquo esterno; 3) Obliquo interno; 4) Trasverso dell'addome. 2, 3 e 4 sono i muscoli piatti situati lateralmente sulla parete laterale dell'addome, impilati l'uno sull'altro.
Al di là del nome, parte dei muscoli dell'addome sono situati sulla parte posteriore e su quella laterale del tronco come su quella anteriore, dato che le fibre di alcuni di essi (4) girano attorno alla vita fino ad attaccarsi -seppur indirettamente - alle vertebre della bassa schiena. Sulla loro origine e inserzione:  in maniera sbrigativa, si tende a indicarli come un gruppo di muscoli legati al bacino e al torace, dimenticando che una buona percentuale delle loro fibre non si attacca all'osso, bensì ad un tendine mebraniforme (aponeurosi) collegato medialmente alla linea alba. Si crea così un rapporto di contiguità con l'aponeurosi del muscolo del lato opposto.

Figura 3 - Stratificazione e fissazione della muscolatura
dell'addome vista in una sezione trasversale del tronco. 
Tutti e tre i muscoli della parete laterale dell'addome si uniscono mediante le relative guaine tendinee al retto dell'addome, che si offre come punto di ancoraggio anteriore. Lateralmente, invece, essi si fissano al bacino. E posteriormente alla spina (m. trasverso) tramite la fascia toraco-lombare (figura 3) (4).





Il decorso dei fasci di fibre non è mai lo stesso in questi tre muscoli laterali, bensì peculiare per ciascuno di essi (figura 1). Viene perciò a crearsi una sovrapposizione di forze incrociate su vari piani (diagonale e orizzontale), che insieme a quella del retto dell'addome (verticale) cooperano ai movimenti di tutto il tronco (figura 3), movimenti di estensione, di flessione, di inclinazione e di torsione, nonché di fissazione del bacino per lo spostamento degli arti inferiori (2, 4, 5). 

Per via delle interconnessione esistenti e dei diversi sistemi di trazione (figura 3 e 4), qualsiasi movimento impegni il tronco coinvolgerà sempre nel loro complesso la muscolatura addominale, seppur con diverso grado di impegno sull'uno o sull'altro muscolo in relazione all'esercizio svolto.

Come si allena l'obliquo esterno?
Con i crunch tanto per iniziare, visto che la contrazione simultanea di ambedue gli obliqui esterni va a supporto dell'azione del retto dell'addome (segmenti alti) durante il movimento di flessione del busto sul bacino (3, 4, 5). 

Singolarmente, invece, con movimenti di inclinazione e di torsione del tronco. E in questo caso bisogna considerare che: ciascuno di essi inclina il tronco dal proprio lato o lo ruota da quello opposto, nel senso che il muscolo obliquo esterno di destra porta la spalla dello stesso lato in avanti e viceversa (3, 4, 5). 

Torsioni del busto con bastone di legno
In questo esercizio (figura 4) è importante la "tenaglia", ovvero l'azione di contrasto esercitata dalle ginocchia sui bordi della panca - sulla quale ci si mette a sedere di traverso. Si fissa, così, il bacino e si  intensifica lo sforzo sulla muscolatura obliqua dell'addome.


Crunch con rotazione del busto (crunch obliqui)
Ancora una variante di questo esercizio, che qui prevede di alternare l'avvicinamento del gomito destro al ginocchio sinistro e del gomito sinistro al ginocchio destro (figura 4). 


Figura 4 - Torsioni del busto con bastone di legno e crunch obliqui.


Continua...

Bibliografia

1. Frank H. Netter. 2002. Apparato digerente. Parte II - Tratto inferiore. In: Atlante di Anatomia, Fisiopatologia e Clinica. Milano: Masson. Sezione IX tavola 4.

2. Bairati A. 1997. Apparato Locomotore. In: Anatomia Umana. 4a  ed. Torino: Minerva Medica.

3. Palastanga N., Field D., Soames R. Tronco e collo. In: Anatomia del movimento umano. Struttura e funzione. 5ed. Milano: Elsevier Masson. pp. 495-496. 

4. Weineck J. 2004. Il Tronco. In: Anatomia Sportiva. 1a  ed. Perugia: Calzetti-Mariucci. pp. 105-108.

5. Delavier F. 2007. Gli Addominali. In: Guida agli Esercizi di Muscolazione. 2a  ed. Bologna: Arcadia. pp. 128-144.

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