È vero, non amate saltellare con la corda, né tanto meno vi è mai passato per la testa di andare in palestra ad allenarvi con i pesi; per di più trascorrete le vostre ore lavorative seduti di fronte ad un computer, accomodati sulla poltrona della vostra scrivania. Nonostante questa riluttanza allo sforzo fisico, ci sarà sempre una forma di movimento che coinvolgerà i vostri muscoli durante la giornata, e non c’è proprio niente che possiate fare per evitarlo. Pensate a quando, di rientro dal lavoro, vi rimboccate le maniche e vi dedicate amorevolmente alla cura del giardino, oppure a quando vi grattate il naso con l’indice o semplicemente accennate con la testa. Insomma, i muscoli hanno una parte preponderante in quello che fate e qualsiasi attività impiegherà il vostro tempo esigerà da voi delle energie, energie in uscita che vi aiuteranno a capire se la quantità di cibo che consumate abitualmente riesce a far fronte alle vostre esigenze, né per eccesso e né per difetto.
Ogni caloria introdotta con il cibo è per il corpo una potenziale fonte di energia. Se questa energia alimentare non eguaglia quella spesa, dà origine ad uno squilibrio energetico capace di ripercuotesi sul peso, il quale, a seconda dei casi, può aumentare o diminuire.
Se ambite a lasciare stabile nel tempo l’ago della bilancia (1), fareste bene a confrontare le calorie assunte (in ingresso) con quelle spese (in uscita), perché, nel caso in cui ne assumiate di più di quante ne utilizzate quotidianamente, il vostro corpo non riuscirà a sbarazzarsi dell'eccedenza. Anzi, con molta probabilità tenderà a trattenere sotto forma di grasso tutta l’energia in più. Se, invece, vi siete prefissi la perdita di qualche chilo, dovrete sforzarvi di creare un deficit calorico giornaliero, ovvero a far pendere la bilancia dalla parte dell’energia spesa (3). Condizione, quest’ultima, che vi aiuterà a mobilizzare il grasso corporeo e a utilizzarlo come fonte di energia (figura in alto).
L'esercizio fisico, rappresentato dai due manubri, non è il solo a spendere le calorie introdotte con il cibo. Per la spiegazione leggi quanto ho riportato nel testo.
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Quando vi parlo di energia spesa mi riferisco alla quantità di calorie di cui il corpo abbisogna quotidianamente per formare e riparare i tessuti, per far fronte ai processi fisiologici essenziali, per digerire il cibo, assorbire e collocare i nutrienti da esso estratti, nonché per le varie attività che la routine giornaliera impone (figura al lato). Quest’ultima rappresenta la fetta più variabile di tutta l’energia che sarete in grado di spendere in un giorno e, per certi aspetti, quella che più facilmente potete regolare a vostro piacimento, basterà che vi muoviate un po’ di più o un po’ di meno del solito. Si tratta, infatti, di puro e semplice movimento, una sfilza di contrazioni muscolari avide di energia che contribuiscono singolarmente ad aumentare la spesa calorica e collettivamente a definire quanto moto fate o, per meglio dire, la vostra attività fisica.
L’attività fisica comprende qualsiasi genere di movimento, sia esso programmato (compreso l’esercizio fisico strutturato, pianificato, sovente limitato nel tempo e finalizzato al miglioramento della forma fisica o all’aumento della spesa energetica) o semplicemente legato alla vita quotidiana (come camminare, fare i lavori di casa e la spesa, adempiere alle mansioni dell’attività professionale). Può essere involontario e spontaneo, impercettibile quale un battito di ciglia o distinguibile come tutte le contrazioni muscolari associate alle diverse posture assunte. Tuttavia, è impossibile determinare singolarmente ciascuno di questi ambiti e il consumo energetico ad essi associato, e così ci si affida ad una valutazione d’insieme attraverso un singolo indice, il LAF.
Componenti della spesa energetica totale in un uomo che
consuma 2500 kcal al giorno.
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LAF (Livello di Attività Fisica) non è altro che un acronimo utilizzato dai nutrizionisti, dai professionisti del fitness e dai medici per identificare con un numero l’attività fisica quotidiana di una persona, ovvero la quantità di calorie consumata dal solo sistema muscolo-scheletrico. Esso è quindi un valore che va al di là della condizione di riposo e si ricava dividendo la spesa energetica totale (SET) con il consumo energetico a riposo (MB):
LAF = SET ÷ MB
In un laboratorio di ricerca vi farebbero bere un’acqua speciale (tecnica dell'acqua doppiamente marcata) o vi chiederebbero di soggiornare all’interno di una stanza opportunamente attrezzata per l’occasione (tecnica della calorimetria diretta); in un secondo momento verreste collegati ad una macchina capace di analizzare il vostro respiro mentre ve ne state tranquillamente distesi su di un lettino (tecnica della calorimetria indiretta). Al termine di queste valutazioni sareste informati circa la vostra spesa energetica totale e a riposo, nonché sul vostro LAF; considerando che quest’ultimo s’ottiene, come già detto, dividendo il primo con il secondo fattore.
Fortunatamente ci sono vari modi per evitare tutte queste sofisticazioni da ambiente di ricerca, e uno i questi consiste nel consultare una tabella e scegliere il LAF associato al profilo che meglio rappresenta il vostro modo di vivere (tabella al lato). Se il vostro caso è, per esempio, quello di una donna che si reca al lavoro in macchina o in autobus e trascorre la giornata seduta a una scrivania, dovete considerarvi una persona ad attività fisica leggera e quindi con un LAF di 1,42. Qualora siate un lavoratore manuale che non pratica alcuna forma di sport, né a livello amatoriale e né tanto meno a livello agonistico, ritenetevi ad attività fisica moderata con un LAF pari a 1,70.
Dopo aver scelto il LAF che più rappresenta la vostra giornata tipo, potrete trasformarlo in calorie moltiplicandolo semplicemente con il vostro dispendio energetico a riposo, un valore espresso in calorie che può essere calcolato con le formule riportate nella figura qui sotto.
In tempi meno recenti il LAF si identificava con il tipo di lavoro, ma le correzioni dello stile di vita, non soltanto lavorative, conseguite con l’introduzione e l'uso di specifici apparecchi, hanno contribuito nei decenni a modificare anche i ritmi dell'esistenza degli operai e dei lavoratori. Per questo motivo, oggigiorno, si preferisce attribuire al LAF un significato “conglobante”, legato, quindi, a tutte le attività svolte nella giornata. Questo affinché esso possa esprimere la spesa energetica delle attività di bassa intensità, legate magari ad un’occupazione sedentaria, con quantità significative di esercizio di intensità moderata o intensa svolto durante il tempo libero. Così facendo, il valore del LAF è tanto più grande quante più attività si svolgono nel corso della giornata; similmente, un numero minore di attività, seppur di elevato dispendio energetico, contribuiscono a farlo innalzare.
Dopo aver scelto il LAF che più rappresenta la vostra giornata tipo, potrete trasformarlo in calorie moltiplicandolo semplicemente con il vostro dispendio energetico a riposo, un valore espresso in calorie che può essere calcolato con le formule riportate nella figura qui sotto.
Fabbisogno calorico giornaliero (kcal) = MB x LAF
Nella pratica clinica l'effetto termogenico degli alimenti, che pure incide sul dispendio energetico totale, non viene considerato per calcolare il fabbisogno calorico giornaliero.
In tempi meno recenti il LAF si identificava con il tipo di lavoro, ma le correzioni dello stile di vita, non soltanto lavorative, conseguite con l’introduzione e l'uso di specifici apparecchi, hanno contribuito nei decenni a modificare anche i ritmi dell'esistenza degli operai e dei lavoratori. Per questo motivo, oggigiorno, si preferisce attribuire al LAF un significato “conglobante”, legato, quindi, a tutte le attività svolte nella giornata. Questo affinché esso possa esprimere la spesa energetica delle attività di bassa intensità, legate magari ad un’occupazione sedentaria, con quantità significative di esercizio di intensità moderata o intensa svolto durante il tempo libero. Così facendo, il valore del LAF è tanto più grande quante più attività si svolgono nel corso della giornata; similmente, un numero minore di attività, seppur di elevato dispendio energetico, contribuiscono a farlo innalzare.
Per sottolineare quanto sia importante scandagliare ben bene la vostra giornata tipo prima di decidere a quale LAF "appartenente", vi faccio un esempio mettendo a confronto il leggendario tagliaboschi norvegese con il neolaureato in economia e commercio impiegato come agente monomandatario.
Il primo (freccia blu), con le sue 4000 calorie, avrà un dispendio energetico legato all’attività lavorativa sicuramente maggiore rispetto a quello della controparte in giacca e cravatta (freccia rossa). Tuttavia, è plausibile che quest’ultimo, dismessi i panni dell’uomo d’affari, si alleni per la maratona di New York, eguagliando, o addirittura superando, con la pratica di uno sport la fatica fisica, e quindi il dispendio energetico, del tagliaboschi. Allo stesso modo, una ragazza (freccia bianca) non potrà considerarsi più attiva dei primi due per il solo fatto di essersi iscritta ad un corso di fintess in palestra, se poi trascorrerà il resto della giornata seduta a scrivere o a leggere, due attività notoriamente poco dispendiose dal punto di vista energetico. Agli estremi opposti, il soggetto totalmente ostile a qualsiasi forma di movimento, come pure la persona impossibilitata a muoversi, e l’atleta professionista dedito ad allenamenti intensi per diverse ore al giorno.
Leggi anche:
http://sportenutrizione.blogspot.it/2013/03/circa-le-kcal.html
http://sportenutrizione.blogspot.it/2013/02/dimagrire.html
http://sportenutrizione.blogspot.it/2013/03/latp.html
I LAF hanno un intervallo compreso fra un profilo sedentario ipocinetico e un profilo a marcato impegno motorio (LARN, sintesi prefinale).
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http://sportenutrizione.blogspot.it/2013/03/circa-le-kcal.html
http://sportenutrizione.blogspot.it/2013/02/dimagrire.html
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